“Il coraggio di ogni giorno”
Poiché sono
come sono; poiché avverto esigenze e problemi che a tanti altri sembrano essere
risparmiati, cosa devo fare per sopportare la vita, malgrado tutto, e farne,
per quanto possibile, qualcosa di bello?
Ognuno di
noi deve trovare per conto suo che cosa sia lecito e cosa proibito: proibito
per lui. Si può non fare mai alcunché di proibito ed essere tuttavia un grande
furfante. E viceversa. A rigore, è una questione di comodità. Chi è troppo
comodo per pensare da sé ed essere giudice di se stesso si adatta ai divieti
quali sono. Facile per lui. Altri sentono invece certi comandamenti dentro di
sé e considerano proibite cose che qualunque galantuomo fa ogni giorno, mentre
sentono lecite altre cose che di solito sono vietate. Ognuno dev'essere garante
di se stesso.
Sii te
stesso, non c’è altra via che conduca alla verità e allo sviluppo. In
ciascuno di voi c’è un grido, una volontà, fate in modo che maturi, echeggi,
abbiatene cura.
Così cadono
le fronde intorno all'albero in autunno: esso non ne sa nulla, la pioggia lo bagna o lo
colpisce il sole o il gelo, la vita gli si ritrae lentamente in uno
spazio minimo e intimo. Esso non muore. Aspetta.
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